Il mio primo articolo da collaboratore in pianta stabile, e non più occasionale. Certo, magari qualcuno non apprezzerà questo tipo di esordio, però sì, l’argomento è proprio lui. Chiamatelo come lo volete, ma sicuramente ci avrete avuto a che fare per un bel po’ nel corso della vostra vita: Windows. Ma oggi non parliamo di Windows 7, guardiamo più in là, a 8, quello che sarà il vero concorrente di Lion. Vero, usciranno praticamente a un anno di distanza l’uno dall’altro, tuttavia è giusto confrontare nuova generazione con nuova generazione: non sarebbe sportivo mettere 7, che ne uscirebbe sicuramente inferiore sotto vari aspetti, contro Lion. Non è però altrettanto giusto considerarlo questo un confronto tout-court: troppo presto. Se per Lion abbiamo potuto già apprezzare due Developer Preview e mezzo (consideriamo l’aggiornamento uscito ieri come una sorta di DP 2,5), di 8 sappiamo che è ancora in Milestone 3, una fase che può essere considerata né troppo acerba ma neanche troppo avanzata e non ancora ai livelli di una Beta, e possiamo solo provare addirittura una vecchia Milestone 1, ossia proprio gli esordi dello sviluppo di 8. Tuttavia, vari elementi già apparsi possono aiutarci a fare chiarezza su come possa confrontarsi 8 nei confronti di Lion e di Mac OS X in generale.
Credo che chiunque sia passato da Windows a Mac OS X abbia notato una maggiore completezza di funzionalità nel sistema operativo Apple. E per quel poco che manca, si trovano spesso buone alternative, sia gratuite che a pagamento e spesso superiori alla “versione” Windows: pensiamo a BetterTouchTool per Aero Snap, a Seashore per Paint, a Pathfinder per avere il merge delle cartelle (incluso finalmente in Lion). Con 8, Microsoft sembra voler intraprendere un nuovo percorso, che porta verso una maggiore completezza del sistema operativo (anche grazie all’aiuto della suite Windows Live Essentials, che è sia un po’ l’iLife del mondo Microsoft che una sorta di pacchetto extra con funzioni in precedenza parte del sistema) e, nei loro intenti, anche a un possibile superamento di Mac OS X.
Tra le funzionalità emerse sin dalla Milestone 1 di Windows 8, ad esempio, c’è la possibilità di montare nativamente una ISO. Per l’utente di Mac OS X, questa funzionalità non è nuova: è presente da anni, se non addirittura dalla 10.0. Un altro esempio è la presenza di un lettore di PDF, scoperto da WithinWindows: anche qui, ci troviamo davanti a qualcosa conosciuto agli utenti di Mac OS X sin dagli inizi. Alcune ore fa suWindows8Italia si sono anche scoperte tracce relative a un futuro correttore ortografico di sistema: pure qui, funzionalità stra-conosciuta e addirittura evolutasi nel corso dei rilasci, in Mac OS X. Da citare anche “Portable Workspace”, che consente di eseguire Windows 8 da un drive USB esterno e di cui ho parlato più estensivamente su WinBeta.it. Ancora una volta, qualcosa che già da alcune versioni è fattibile su Mac OS X. Ma possiamo prendere ad esempio anche a livello cosmetico la presenza dei titoli delle finestre al centro: una peculiarità di Mac OS sin dai suoi albori, e che non si vedeva più in Windows dai tempi del 3.1.
Ma sono due forse le funzionalità che hanno fatto più chiaccherare gli utenti. La prima è sicuramente History Vault (articolo di Softpedia). Il suo funzionamento ricorda molto quello di Time Machine: crea degli snapshot dei file dell’utente e li rende disponibili per l’eventuale recupero o confronto tra versioni.
La sua inclusione ha scatenato molta curiosità, e anche molte polemiche, comunque naturali nell’eterna sfida tra Windows e Mac OS X. Per quanto ne si sa, tuttavia, potrebbe perlopiù essere una evoluzione di alcune opzioni di ripristino già presenti in Windows, sfruttando anche la collaborazione della cosiddetta funzionalità “Shadow Copy”, che per intenderci è il “Versioni” in salsa Microsoft (e qui devo essere sincero: è stata Apple ad arrivare dopo; fortunatamente, l’arrivare dopo le ha permesso però di usare una interfaccia più umana, per l’uso di questa funzionalità, e il confronto di usabilità tra Shadow Copy e Versioni risulta quasi impietoso). Inoltre, ben pochi l’hanno provata, dunque non sappiamo il suo reale funzionamento e come può essere valutata in termini di efficacia, praticità, semplicità e altri fattori che vengono molto presi in considerazione da chi punta a Mac OS X.
L’altra funzionalità che ha scatenato un bel vespaio è l’app store di Windows 8. Il principio di funzionamento è il solito: cerchiamo l’applicazione desiderata, se è a pagamento la acquistiamo, la scarichiamo, la installiamo e la usiamo.
Anche qui, molte opinioni discordanti, che lo considerano una copia del Mac App Store. In realtà, l’immagine è completamente fake, ossia: se la sono inventata di sana pianta. Non si chiamerà Windows App Store, non sarà fatto così e soprattutto non si sa quando arriverà. Si sa solo che è previsto per Windows 8. Null’altro. Almeno per ora, dunque, il mio consiglio è quello di riporre l’ascia di guerra. Quando potremo accertarne la presenza e toccarlo con mano, valuteremo se davvero avrà preso tanto spunto dal Mac App Store oppure avrà trovato una sua via originale.
Ma il vero jolly che Windows 8 sembra essere intenzionato a giocarsi è “Immersive”. Una interfaccia grafica orientata al tablet, con lo stile “Metro UI” (per intenderci, quello di Windows Phone 7). Per Microsoft, “Immersive” dovrebbe essere ciò che renderà Windows 8 veramente un concorrente dell’iPad (i magri risultati di 7 su questo versante sono sotto gli occhi di tutti). Graficamente pulita, semplice ma allo stesso tempo funzionale. E soprattutto ci sarà la possibilità di passare da “Immersive” alla interfaccia classica nel giro di uno switch: di fatto, rende Windows 8 una piattaforma flessibile e multi-uso, dal normale PC al tablet. E visto che 8 sarà la prima versione ad andare su processori ARM, tutto sembra voler convergere in un sistema che possa abbracciare quanti più dispositivi possibili. Di fatto, è una strada radicalmente diversa da quella di Apple: mentre la strada a Cupertino sembra quella di voler portare a una unione di Mac OS X e iOS a livello di esperienza d’uso, la strada a Redmond è quella di portare a una unione di piattaforma. Nelle intenzioni di Microsoft, Windows 8 dovrà adattarsi automaticamente e adeguatamente al contesto in cui viene eseguito, che sia il solito bestione super-carrozzato o che sia un tablet compatto.
Tuttavia, è possibile definire 8 alla pari o superiore a Lion e in generale a Mac OS X? Beh, considerando che 8 non sembra voler introdurre funzionalità come Spaces e Mission Control, né fornire strumenti pratici e potenti come TextEdit o Automator, viene da pensare che ci sia ancora un bel po’ di lavoro da fare. Ma non sappiamo se davvero non hanno intenzione di metterli, potremmo svegliarci domani e apprendere che 8 ha un simile di Mission Control e/o un gestore di desktop virtuali. Al tempo stesso, è difficile ritenerlo inferiore, alla pari o superiore anche in base a quanto sappiamo. Possiamo provare con mano? Il sistema è già completo? No. Perciò qualsiasi giudizio su 8, sia positivo che negativo, è per forza da rimandare ai prossimi mesi. Una cosa però è certa: Windows 8 nasconde molte cose, e la sfida tra Apple e Microsoft potrebbe davvero essere molto interessante, stavolta. A beneficio di noi utenti, speriamo.
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